Video promo: https://youtu.be/S1KZo1v2UOw
Per festeggiare il mezzo secolo di vita di The dark side of the Moon, il disco che ha consacrato i
Pink Floyd come una delle band più importanti del pianeta, un gruppo di giovani musicisti
ripropone il capolavoro, con assoluto rispetto, senza cadere nella logica della tribute band.
Gli arrangiamenti partono da un'attenta analisi di tutte le esecuzioni che i Floyd hanno dato dei
pezzi nel corso degli anni, per giungere a una riproposizione critica che punta a esaltare al meglio
le caratteristiche e la modernità di ogni brano.
Un raffinato uso di proiezioni, in un gioco grafico evocativo e con l'utilizzo di filmati originali,
include la traduzione, in italiano, dei testi delle canzoni.
L'elemento caratterizzante del lavoro è la presenza di un attore che, muovendosi fra la platea e il
palcoscenico, interpreta le parole dei personaggi intervistati dalla band (in particolare i tecnici) sui
temi dell'album, venendo così a incarnare la figura del "lunatico" - sintesi contemporanea del "coro"
classico, emblema delle alienazioni della vita moderna su cui il disco è incentrato.
The dark side of the Moon 50 non è un semplice concerto, ma uno spettacolo teatrale e
musicale completo, che può permettere a chi non conosce questo capolavoro di scoprirne la
grandezza e a chi lo ha amato, fin dalla sua pubblicazione, di apprezzare nuovi risvolti, attraverso
l'organicità della creazione narrativa dello show.
A concludere la serata, la band ripropone una selezione di alcune altre irrinunciabili pietre miliari
della carriera dei Pink Floyd.
Il 1973 è uno degli anni più importanti di tutta la storia del rock. I Beatles hanno chiuso da tre anni il
loro percorso, ma si stanno già affermando i nuovi protagonisti della scena musicale: esce il primo
album di Bruce Springsteen, David Bowie pubblica Aladdin Sane, The Who Quadrophenia, i Genesis
Selling England by the Pound…
Soprattutto, il primo marzo in America e il 23 in Europa, i Pink Floyd pubblicanoThe dark side of the
Moon.
Le musiche sono di una bellezza folgorante: semplici, ma raffinatissime. I brani entrano,
immediatamente, nella storia del rock.
I testi, scritti per la prima volta dal solo Roger Waters, ruotano su un unico tema centrale: le alienazioni
che l'uomo moderno si trova a subire e come, queste, lo possano far sprofondare nella follia, spingerlo
verso il "lato oscuro della luna".
Il disco ha un successo inaudito: rimane per 14 anni nella top 200 di Billboard, divenendo il terzo
album più venduto della storia. Ancora oggi risulta uno dei vinili più venduti ogni settimana.
Voce Pietro Bombardelli
Chitarre Antoni Mariano e Fabio Malavolta
Tastiere Simone Mauro Ghilardi
Batteria Matteo Rampoldi
Basso Michele Bressan
Sax Filippo Cadringher
Cori Sara Cosco, Lorenza Guatteri e Lara Mandelli
Con Matteo Pisu nel ruolo del "lunatico"
Regia Marco Rampoldi
produzione RaRa in collaborazione con Nidodiragno/CMC
Formatosi con Dario Fo, Giorgio Strehler e Luca Ronconi, da oltre trent'anni alterna l'attività di prosa (presso i più prestigiosi teatri milanesi: Piccolo Teatro, Franco Parenti, Manzoni) al Iavoro con alcuni fra i comici più interessanti dell'area milanese (Teresa Mannino, Max Pisu, Leonardo Manera, Antonio Cornacchione, Rita Pelusio ecc.). In ambito musicale ha collaborato, in vari contesti, con Antonella Ruggiero, Giovanni Nuti, Checco Zalone, i Luf, Quartetto Borciani, Archimia, Phil Mer, Cesare Picco e molti altri.